Capiamo il tono di una fotografia.

E’ proprio attraverso il tono che si riesce a creare una connessione semantica fra ivari elementi di una fotografia al fine di creare un “unico” omogeneo anche in presenza di zone molto diverse fra loro sia per soggetto che per, appunto, toni.

Il tono di una fotografia è dato dalla presenza di valori di grigio compresi fra il bianco puro ed il nero assoluto (o profondo). Immaginate di creare una scala di grigi composta semplicemente da soli 10 step di intensità che portano, da sinistra verso destra, il bianco a divenire nero. Confrontate la vostra fotografia con la scala di grigi appena creata e verificate se nella vostra fotografia sono presenti alcuni o tutti i toni di grigio della vostra scala.

E una fotografia a colori? Semplice, convertitela in bianco e nero.

Se la vostra foto presenta i valori più scuri dei grigi nella scala avrete una foto low-key ma se la vostra fotografia presenta i toni alti della scala dei grigi allora siete in presenza di una fotografai high-key. Una foto media ed omogenea contiene solitamente tutti i valori di grigio presenti sulla vostra scala con un picco di utilizzo nella fase centrale della scala. Siete al cospetto, solitamente e mediamente, di una foto noiosa.

Il fatto però, che la vostra foto abbia valori appartenente alla fascia alta o bassa della scala dei grigi non significa affatto che la vostra fotografia sia entusiasmante. Moltissimi altri fattori rendono una fotografia interessante e nel caso del bianco e nero, uno dei fattori che più si lega ai valori tonali di una fotografia è quello dell’illuminazione. Lo studio dell’illuminazione, abbinato allo studio dei valori tonali di uno scatto (soprattutto in bianco e nero) è uno dei fattori che maggiormente riescono a controllare l’emozione nell’osservatore. La capacità di suscitare emozioni, e ancora più difficile, specifiche emozioni nell’osservatore è una delle capacità più difficili da acquisire da parte del fotografo ma, se riesce a controllare questo aspetto, possiamo dire che il fotografo ha effettivamente messo le mani sul volante.